
Nell’ultimo Congresso dell’European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) si è parlato anche di fotodermatologia nell’ambito dell’Annual of Photodermatology Day e in particolare delle novità nei trattamenti e degli studi più promettenti.
Un focus in particolare è stato dedicato ai nuovi solari. Ne ha parlato tra gli altri relatori anche il professor Giovanni Leone, in riferimento agli ultimi tre filtri europei per schermare la luce blu, che fa parte della gamma delle radiazioni della luce visibile (Luce HEV). Sembra infatti dagli ultimi studi che è proprio quest’ultima la responsabile della maggior parte delle iperpigmentazioni, come melasma, cloasma, lentigo senili, e dello stress ossidativo che causa invecchiamento precoce della pelle. Da qui la corsa dei produttori a formulare solari che, oltre agli UVA e UVB, proteggano anche dalla luce visibile: saranno proprio questi prodotti a prevalere sul mercato dalla prossima stagione.
Un altro approfondimento è stato dedicato al microneedling, in relazione alla vitiligine. Lo strumento in questione è Dermapen, usato anche in medicina estetica per rigenerare la cute. «Viene utilizzato per trattare la vitiligine in associazione ad alcuni farmaci, come il fluorouracile per via topica, che ha una potente azione immunomodulante e provoca una forte reazione infiammatoria, “risvegliando” in qualche modo i melanociti. Questa metodica, abbinata alla fototerapia con il laser, ha dato finora buoni risultati» commenta Giovanni Leone. «Il nostro prossimo obiettivo è testare questa tecnica anche con altre sostanze, per esempio antiossidanti, e portare i risultati al prossimo Congresso Mondiale di Dermatologia».