Vitiligine: ripigmentazione eccellente nel 66,6% dei casi con microneedling e tacrolimus

Per chi soffre di vitiligine (una malattia cronica della pelle caratterizzata da un’ipopigmentazione, che interessa lo 0,5-2% della popolazione) dall’Egitto arriva una importante novità. I ricercatori H.M. Ebrahim e W. Albalate hanno osservato che una combinazione di microneedling e tacrolimus dà una risposta positiva nel 76,6% dei pazienti, con una ripigmentazione nel 66,6% dei casi trattati.

Microaghi e tacrolimus
Lo studio ha coinvolto 90 pazienti con vitiligine, suddivisi in tre gruppi randomizzati. Il primo è stato trattato con microneedling (microaghi), ad intervalli di 2 settimane per dodici sessioni. Il secondo con un unguento allo 0,1% di tacrolimus (farmaco immunosoppressore utilizzato nei trapianti d’organo per ridurre le reazioni di rigetto) due volte al giorno per 6 mesi.
Il terzo ha ricevuto la combinazione dei due trattamenti. Biopsie cutanee sono state praticate all’inizio e al termine del trattamento.
Gli effetti più significativi sono stati registrati nel gruppo trattato con microaghi e tacrolimus. Un miglioramento complessivo è stato registrato nel 76,6% dei casi, con una ripigmentazione eccellente nel 66,6% dei pazienti.
I ricercatori hanno commentato questo risultato spiegandolo come un’azione esercitata dal microneedling sulla barriera cutanea che favorisce la biodisponibilità del farmaco.
Presso il nostro Centro per la Cura della Vitiligine di Roma è possibile già da diverso tempo poter eseguire questa innovativa tecnica terapeutica.
Grazie a questo metodo è possibile veicolare direttamente sul melanocita alcuni farmaci o miscele di sostanze stimolanti la sintesi di melanina, che associati ad una fototerapia mirata con laser o luce ad eccimeri riesce a stimolare in maniera veloce il melanocita e quindi ripigmentare in tempi rapidi le chiazze di Vitiligine.