Prima giornata
I lavori si aprono con la riunione del gruppo di lavoro della Task Force Europea per la Vitiligine (ETFV). Partecipano più di venti esperti alla riunione coordinata dal Prof. Taieb e dal Prof. Picardo: si discute soprattutto delle nuove proposte per la classificazione della vitiligine. Viene fatto il punto sugli studi in corso. Il Dr. Giovanni Leone illustra il progetto di ricerca che vedrà protagonista l’Istituto San Gallicano e altri 4 centri leader nel mondo per lo studio dell’afamelanotide + fototerapia nella vitiligine, progetto che dovrebbe partire ai primi di Ottobre di quest’anno.
Didascalie foto:
1) Un momento di pausa nei lavori in cui i nostri medici si intrattengono con il Prof. Lim e il Dr. Hamzawi di Detroit; 2) La cena del gruppo di lavoro internazionale sulla vitiligine: a destra la Prof. Flora Xiang di Shanghai, il Prof. Lim, il Dr. Leone e il Dr. Paro Vidolin, sul lato opposto la Dr.ssa Pacifico con altri colleghi cinesi.
Mercoledì 21 Settembre al Congresso IPCC di Bordeaux: viene presentato e discusso il poster presentato dall’equipe dei ricercatori dell’Istituito San Gallicano di Roma (vedi foto). Il poster è styato molto apprezzato dagli studiosi presenti al Congresso; in sintesi il poster dei nostri ricercatori presenta interessanti risultati ottenuti con la nuovissima tecnica della microscopia confocale che consente di visualizzare le cellule della cute senza effettuare un prelievo istologico. Con questo innovativo strumento possiamo studiare cosa avviene nei melanociti dei pazienti con vitiligine senza ricorrere al prelievo cutaneo. La metodica è molto interessante per studiare quali siano gli effetti della fototerapia con laser ad eccimeri sui melanociti dei pazienti affetti da vitiligine.
1) Un dettaglio del poster presentato dai ricercatori dell’Istituto San Gallicano sull’impiego della microscopia confocale per lo studio della vitiligine.
2) Il Prof. Gauthier e il Prof. Parsad coordinano la Sessione sulle iperpigmentazioni.
3) Colazione di lavoro del team di esperti internazionali sulla vitiligine: si nota in piedi il Prof. Spritz che ringrazia coloro che hanno partecipato allo studio sulla genetica; secondo a destra il Prof. Leone
Giovedì 22 Settembre si è tenuto un simposio sulla diagnosi e sul trattamento delle iperpigmentazioni coordinato dal Prof. Gauthier (Bordeaux) e dal Prof Parsad (india): si è parlato molto del trattamento del cloasma o melasma (per i profani, quelle macchie scure che compaiono spesso sulle guance e sulla fronte delle donne, specie dopo la gravidanza o in seguito all’assunzione della pillola anticoncezionale). La terapia di queste iperpigmentazioni è ancora deludente in molti casi e si spera molto nella ricerca per il futuro. La Task Force degli Esperti sulla Vitiligine si è nuovamente riunita a pranzo, e in quell’occasione il Prof. Richard Spritz, dell’Università di Denver, Colorado, USA ha ringraziato tutti i centri che hanno contribuito, con la raccolta di campioni di saliva, alle recenti ricerche che hanno chiarito alcuni aspetti della genetica della vitiligine, tra coloro che hanno partecipato a questa ricerca, c’è anche la nostra Equipe.

Mercoledì 23 Settembre In una Sessione del Congresso dedicata agli impieghi moderni della fototerapia ed alle nuove tecniche fototerapiche, il Prof. E. Lan di Taiwan ha illustrato le nuove ipotesi riguardo al funzionamento della luce monocromatica ad eccimeri e del laser ad eccimeri 308 nm: in sostanza il Prof. Lan ha ribadito che questi due strumenti sono attualmente i più moderni disponibili nel campo della fototerapia della vitiligine, e che queste nuove fototerapie mirate sono quelle che presentano i minori rischi per il paziente. Il Prof. Lan ha poi sottolineato come l’uso combinato del laser ad eccimeri con gli inibitori della calcineurina per uso topico (il Protopic ndr) possa fornire i migliori risultati, ed infine ha ricordato che i rischi del Protopic per uso locale nella vitiligine sono minimi perchè il farmaco viene scarsamente assorbito.
Mercoledì 24 Settembre In una Sessione interamente dedicata alle novità sulle sostanze per stimolare la pigmentazione, il gruppo del Prof. Picardo dell’Istituto San Gallicano ha presentato una comunicazione sul possibile uso di nuove sostanze antiossidanti scoperte sulle penne dei pappagalli, che sarebbero in grado di stimolare il processo di pigmentazione sulla cute umana. Tali sostanze sono anche dotate di una potente azione antiossidante. Vi saranno in futuro delle sperimentazioni cliniche per confermare l’efficacia di queste sostanze.
Sono stati presentati, infine, dati molto interessanti sulle nuove tecniche di microdermoabrasione e “needling”, cioè quelle tecniche che permettono di stimolare il processo di ripigmentazione nella vitiligine con la creazione artificiale di microtunnel che consentono la migrazione dei melanociti dalle zone sane alle chiazze di vitiligine. In particolare il “needling” consiste nell’effettuare delle micropunture sul lato della chiazza di vitiligine con un ago molto sottile (vedi filmato). Tutte queste tecniche rappresentano una evoluzione degli studi iniziali del Prof. Anbar, Egiziano, di cui abbiamo già parlato. Forse, su zone molto difficili come le mani, questa tecnica potrebbe fornire migliori risultati e la nostra equipe sta iniziando a studiarne l’efficacia.
Esecuzione della tecnica del needling su una chiazza di vitiligine
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