Quali caratteristiche deve avere un buon filtro?
Deve essere fotostabile, cioè formato da sostanze che non si alterino sotto l’azione del sole e che possano così mantenere la loro efficacia filtrante nel tempo. In caso contrario, infatti, si disattivano rapidamente. Inoltre, è importante che i filtri Uva siano attivi anche sugli Uva corti, cioè sulla parte più energetica di queste radiazioni.

Come si deve scegliere il fattore di protezione?
In base al proprio fototipo: più la pelle è chiara, maggiore deve essere l’indice di protezione. Bisogna peraltro tenere presente che il fattore di protezione viene calcolato in laboratorio con una quantità di crema che è sempre più abbondante rispetto a quella che, in pratica, viene applicata sulla pelle. Per questo motivo è bene considerare il fattore di protezione del solare usato equivalente a circa il 50 per cento ri-spetto a quello indicato sulla confezione.

I primi giorni la protezione deve essere alta?
Sì, qualsiasi sia il tipo di pelle. E bene puntare su un solare con indice di protezione a partire da 25, riducendolo progressivamente a mano a mano che ci si abbronza.

La pelle va protetta anche quando si fa sport?
Sì, perché il sole si prende anche muovendosi. In questo caso l’ideale è scegliere una formula in gel, fresca e leggera, rinnovandone l’applicazione.

Il solare va steso spesso?
Sì, è buona regola farlo. Chi è insofferente può scegliere un solare in versione spray, molto pratico e veloce da usare e perfetto per chi non ama spalmarsi di crema e sentirsi “unto”.

Come regolarsi con i bambini?
La pelle dei bambini ha bisogno della massima protezione anche perché le scottature in età infantile sono un fattore di rischio per la successiva comparsa di malattie della pelle anche serie. È stato calcolato infatti che, a seguito delle esposizioni intense e ripetute, il “capitale sole” di un adolescente è più che dimezzato. I piccoli, quindi, vanno protetti con cappelli, magliette e solari ad altissima protezione resistenti all’acqua.