CHE COS’È?
La fototerapia a raggi ultravioletti B (UVB):
- è una metodica terapeutica basata sull’impiego di apparecchiature in grado di riprodurre artificialmente i raggi ultravioletti simulando l’azione benefica del sole.
- è un trattamento terapeutico offerto a pazienti affetti generalmente da dermatiti croniche
- utilizza i raggi ultravioletti di tipo B (UVB) a banda stretta, più efficaci, ma che richiedono il controllo di uno specialista per la corretta esecuzione del programma di terapia.
QUALI PATOLOGIE SI POSSONO CURARE CON LA FOTOTERAPIA?
Le patologie che possono essere affrontate e controllate con la fototerapia sono numerose, le principali sono:
- La dermatite atopica e l’eczema atopico: dermatite, sempre più frequente nella realtà odierna, ha un andamento cronico con fasi di riacutizzazione che possono provocare un grave disagio di natura personale o relazionale. Un corretto programma di cicli terapeutici e di mantenimento consente un buon controllo della malattia.
- La psoriasi: dermatite cronica, con aspetti talvolta gravi e invalidanti, che colpisce circa il 5% della popolazione mondiale. In casi particolarmente complessi, la psoriasi può essere affrontata anche con la PUVA, terapia che consiste nell’associazione di RUV-A con l’assunzione di una sostanza fotosensibilizzante (psoralene).
- L’eczema cronico grave: per controllare il prurito e l’infiltrazione cutanea, può essere curata anche mediante i RUV-A associati agli psoraleni.
- La micosi fungoide: è un tumore cutaneo (linfoma cutaneo a cellule T) che può essere trattato con RUV-A, sempre con assunzione di psoraleni.
- L’acne: dermatite infiammatoria tipica dell’età giovanile che può essere controllata molto bene anche mediante corretti cicli di fototerapia.
- La vitiligine: è una malattia cronica della pelle, non congenita, caratterizzata da ipomelanosi o leucodermia, cioè dalla comparsa sulla cute, sui peli o sulle mucose, di chiazze non pigmentate, ovvero, zone dove manca del tutto la fisiologica colorazione dovuta alla melanina, e che appaiono bianche o traslucide.
QUALI SONO I RISCHI E I VANTAGGI?
La fototerapia a raggi UVB a banda stretta:
- si è dimostrata un trattamento sicuro e non ha comportato nessun aumento dell’incidenza di carcinoma cutaneo, secondo i risultati di un’ampia analisi retrospettiva coreana pubblicata di recente sulla rivista Jama Dermatology
- A differenza della PUVA-terapia (psoralen and ultraviolet A):
non richiede l’impiego preliminare di farmaci foto sensibilizzanti,
non necessita di proteggere gli occhi,
non prevede l’applicazione di creme fotoprotettive nei giorni successivi al trattamento.
- Consente di riprendere immediatamente le proprie occupazioni senza mostrare tracce evidenti (arrossamenti, gonfiori)
IL TRATTAMENTO FOTOTERAPICO
- Prima di procedere con qualsiasi trattamento di tipo fototerapico è indispensabile eseguire sul paziente una visita specialistica dermatologica per stabilire in base alle caratteristiche del quadro clinico, il numero di sedute e i dosaggi terapeutici adeguati.
- Durante la visita dermatologica lo specialista valuta l’anamnesi di neoplasie cutanee, il fototipo del paziente, il tipo, la sede anatomica e l’estensione delle lesioni cutanee in atto e prescrive il trattamento più adatto. Possono venire utilizzati diversi dispositivi per l’emissione dei raggi UV, ciascuno più adeguato all’area da trattare.
- La durata: solitamente 2-3 sedute a settimana, in giorni non consecutivi; la loro frequenza può essere progressivamente ridotta dopo l’ottenimento della remissione, può variare in base al tipo di patologia, alla sua gravità e in base alla risposta individuale del paziente.