Giovane donna con vitiligine ritratta in primo piano durante la campagna nazionale Vitiligine Week 2025, dedicata alla diagnosi precoce e alla consapevolezza della malattia della pelle

Dal 3 all’8 novembre 2025 torna la Vitiligine Week, l’iniziativa nazionale promossa dalla Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), con il patrocinio dell’associazione pazienti APIAFCO, il supporto organizzativo di Sintesi Education e il contributo non condizionato di Incyte. L’obiettivo, come ogni anno, è offrire ai pazienti un’occasione concreta di confronto con lo specialista, favorendo la diagnosi precoce, la corretta gestione della malattia e la diffusione di una cultura dermatologica più consapevole.

Durante la settimana, oltre 35 centri dermatologici distribuiti sul territorio nazionale apriranno le loro porte per offrire consulenze gratuite dedicate alle persone affette da vitiligine. I pazienti avranno la possibilità di approfondire la conoscenza della patologia, valutare l’evoluzione del quadro clinico e discutere con il dermatologo le opzioni terapeutiche disponibili, ricevendo anche consigli pratici per la gestione quotidiana e un supporto sugli aspetti psicologici e sociali legati alla malattia. Un’attenzione particolare, in questa edizione, sarà rivolta agli adolescenti tra i 12 e i 17 anni, che potranno accedere alle consulenze accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci.

 

Vitiligine week: come prenotarsi

Le prenotazioni per le visite gratuite possono essere effettuate chiamando il numero verde 800 226 466, attivo dal 22 settembre, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Tra i centri aderenti figurano diverse strutture ospedaliere, come l’Ospedale Israelitico di Roma (sede Isola Tiberina).

La Vitiligine Week rappresenta un momento di particolare rilevanza non solo per i pazienti ma anche per la comunità medica. La vitiligine, spesso percepita erroneamente come una condizione puramente estetica, è in realtà una malattia cronica di natura autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i melanociti, determinando la perdita di pigmentazione cutanea. La corretta informazione è quindi fondamentale per contrastare lo stigma che ancora oggi accompagna chi ne soffre.

 

Un’occasione per conoscere le cure disponibili

Negli ultimi anni, la ricerca dermatologica ha fatto significativi progressi nella comprensione dei meccanismi patogenetici e nello sviluppo di nuove opzioni terapeutiche, comprese terapie topiche e sistemiche mirate, oltre ai protocolli di fototerapia e alle strategie di ripigmentazione, come il trapianto autologo di sospensione cellulare. Iniziative come la Vitiligine Week rappresentano dunque un’occasione preziosa per aggiornare i pazienti sui più recenti approcci terapeutici e per favorire il dialogo tra medico e paziente, elemento essenziale nella gestione a lungo termine della malattia.

 

Vitiligine: non solo una malattia della pelle

La vitiligine ha inoltre un impatto psicologico importante. Le chiazze bianche, spesso localizzate in aree visibili come il volto o le mani, possono compromettere l’autostima, le relazioni sociali e la qualità di vita. In una recente indagine svolta da Elma Research i pazienti hanno paragonato questa malattia a una gabbia, una pesante zavorra, un enigma incomprensibile. Un consulto dermatologico approfondito consente non solo di chiarire gli aspetti clinici, ma anche di affrontare le implicazioni emotive e sociali della patologia, aprendo la strada a un percorso terapeutico multidisciplinare che includa, ove necessario, un supporto psicologico.

 

Vitiligine Week: un progetto di salute pubblica

La Vitiligine Week è dunque molto più di una semplice campagna informativa. Partecipare o sostenere questa iniziativa significa contribuire a ridurre la disinformazione e lo stigma, ma anche riaffermare il ruolo centrale del medico nella promozione della salute e nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

 

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, inclusi i centri che vi aderiscono, cliccare qui.

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