
Basse temperature, stress psicofisico da attività lavorativa e influenze stagionali: sono questi alcuni dei motivi principali per cui la psoriasi peggiora in questo periodo. Dovuto ad uno stato di instabilità della crescita dell’epidermide in alcune parti del corpo, questo disturbo della pelle tende a comparire e a scomparire spontaneamente.
Tuttavia, non è un caso che l’inverno porti ad un aggravarsi della sintomatologia nei pazienti che ne soffrono, con un maggiore arrossamento delle placche e un prurito intenso. In particolare, è l’aria fredda e secca a indebolire la pelle, dal momento che non le consente di mantenere la propria naturale idratazione. Al contrario l’estate è la stagione migliore per gli psoriasici, in quanto le radiazioni solari sono lenitive e apportano notevoli benefici alla cute.
Il dermatologo Andrea Paro Vidolin spiega che «il clima invernale tende a seccare maggiormente la pelle, ragione per la quale in una patologia che si caratterizza per un accelerato turnover cellulare, sicuramente la stagione fredda non è d’aiuto». Tra gli aspetti che influiscono sulla patologia in questo preciso periodo dell’anno, vi sono anche gli eccessi alimentari tipici delle feste natalizie, che attivano nel corpo processi infiammatori, causando quindi un peggioramento della sintomatologia.
Anche l’aria poco umidificata degli ambienti chiusi, così come gli stati influenzali tipici dell’autunno-inverno, come ad esempio raffreddore e mal di gola, non devono essere sottovalutati. Le infezioni delle vie respiratorie, come faringiti e tonsilliti, agiscono infatti negativamente sulle patologie infiammatorie come la psoriasi, al punto da attivare o peggiorare lo stato della patologia cutanea.
Come affrontare la psoriasi in inverno
Come affrontare la psoriasi in inverno? Considerato che prurito, dolore e diffusione delle lesioni psoriasiche possono variare in funzione delle abitudini di vita e delle condizioni climatiche, è importante fare tutto il possibile per potenziare il sistema immunitario. Il consiglio generale è di svolgere una regolare attività fisica, seguire un’alimentazione varia ed equilibrata e allontanare gli agenti stressanti. È importante adottare inoltre alcune buone pratiche di comportamento, utili ad alleviare la sintomatologia della psoriasi.
«Specialmente in questo periodo dell’anno è fondamentale idratare la pelle più volte durante il giorno ed evitare ove possibile ambienti secchi» sottolinea il dermatologo. Se questo non è possibile, allora il consiglio è di aumentare il tasso di umidità dell’aria, utilizzando ad esempio l’umidificatore per ridurre la secchezza. Attenzione, poi, alla scelta degli indumenti: meglio evitare il contatto diretto con la lana, in quanto irrita più facilmente la pelle e di conseguenza aumenta il prurito.
I trattamenti più nuovi
Oggi sono disponibili diversi trattamenti innovativi che garantiscono efficacia e un profilo di sicurezza molto elevato sulla psoriasi. Così come esistono cure, da quelle topiche ai farmaci biologici, in grado di tenere a bada la malattia. Tuttavia, la terapia dipende dalla singola manifestazione cutanea e dalla sua gravità.
«Per le forme di psoriasi lieve, con estensione ridotta, generalmente si utilizzano i topici a base di corticosteroidi e derivati della vitamina D. Per le forme più estese invece la scelta ricade su farmaci per via sistemica. – precisa il dermatologo Vidolin – Abbiamo poi lapossibilità di riprodurre in inverno quello che si fa in estate con la luce del sole, quindi la fototerapia UVB a banda stretta, un punto di riferimento importante per quanto riguarda la cura della psoriasi».
Negli ultimi anni, poi, sono stati riscontrati ottimi risultati con l’utilizzo dei farmaci biologici, la cui azione selettiva inibisce le principali molecole coinvolte nel processo della psoriasi. Le stesse che provocano la proliferazione dei cheratinociti, dunque, l’infiammazione. Tra questi si annoverano guselkumab e secukinumab, entrambi con un profilo di sicurezza particolarmente elevato, che riescono a mantenere la loro efficacia per un tempo discretamente lungo.
