
Quando i massimi esperti a livello internazionale si riuniscono, come nel caso del 25° Congresso mondiale di Dermatologia di Singapore 2023, è sempre una grande opportunità non solo per i medici perché il confronto con la comunità scientifica è motivo di aggiornamento e arricchimento, ma soprattutto per i pazienti, che possono beneficiare delle terapie più aggiornate e condivise dagli specialisti più esperti al mondo.
Vitiligine: cure sempre più mirate
Quali novità dunque sono emerse dal Congresso? «Per quanto riguarda la vitiligine si è parlato di protocolli innovativi, ossia di un vero e proprio percorso diagnostico terapeutico a partire dalla prima visita ambulatoriale e questo è stato condiviso a livello internazionale. Un motivo in più di tranquillità per i nostri pazienti, che sanno di poter ricevere le cure più efficaci» spiega il professor Andrea Paro Vidolin. «Si è parlato di nuove tecnologie di fototerapia, in particolare di fototerapia mirata, con la possibilità quindi di colpire sempre più selettivamente le chiazze di vitiligine con nuove apparecchiature ad eccimeri a banda stretta.
Siamo poi in attesa in Europa dell’approvazione del nuovo farmaco topico, il ruxolitinib, con indicazione specifica (per la prima volta) per la vitiligine. Da uno studio recentissimo effettuato dai colleghi statunitensi si è visto che l’effetto del medicinale viene ulteriormente potenziato con la fototerapia. In pratica riduce i tempi di trattamento per il paziente e l’efficacia viene raddoppiata».
L’altro capitolo riguarda il trapianto atutologo di sospensione cellulare epidermica. «Nei pazienti che non rispondono alla fototerapia abbiamo anche questa opportunità, che effettuiamo nei nostri centri. Grazie ai progressi tecnologici riusciamo ora a svolgere il trapianto in maniera sempre più veloce ed efficace. I risultati sono sempre migliori, perché le cellule “sane” aderiscono sempre di più nei tessuti colpiti dalla vitiligine» spiega Paro Vidolin.
Fotoprotezione: i solari più aggiornati
Un’altra parte del congresso ha riguardato la fotoprotezione. «Anche qui abbiamo delle importanti novità per quanto riguarda i solari dedicati alle varie patologie in particolare vitiligine, psoriasi, dermatite atopica e acne. Il principio di base è che anche il sole ci può aiutare a contrastare le varie patologie dermatologiche, sempre tenendo conto degli effetti collaterali del sole e quindi usando buon senso e prudenza» dice l’esperto. Sono stati formulati a questo scopo dei solari su misura, con filtri in grado di far passare le radiazioni più utili per il miglioramento della patologia cutanea e bloccare quelle nocive.
Al congresso si è parlato poi di fotodermatosi, ossia su come gestire quei pazienti che hanno una cosiddetta allergia al sole, che si manifesta con eritema e orticaria solare. Anche in questo caso sono stati condivisi dei protocolli diagnostici che includono anche il cosiddetto di test di scatenamento. «Il nostro è uno dei pochi centri in Italia che effettua un check up del fototipo con la possibilità di identificare il raggio responsabile della problematica. In questo modo è possibile indicare una terapia personalizzata sia topica che sistemica» conclude Paro Vidolin.