Una crema topica il cui principio attivo è usato come trattamento per determinate patologie del sangue, può rivelarsi molto utile per contrastare la vitiligine.

Ad eseguire le sperimentazioni che hanno portato a questi risultati è stato un gruppo di dottori del TuftsMedical Center di Boston, tra cui il dermatologo David Rosmarin.

Lo studio che i ricercatori hanno condotto ha coinvolto 150 persone affette da vitiligine provenienti da 30 diverse località degli Stati Uniti.

A queste persone veniva applicata giornalmente, durante le sperimentazioni durate due anni, una determinata quantità di ruxolitinib sulle zone colpite. Ad altri veniva invece applicata una crema placebo.

Circa metà dei pazienti ai quali veniva applicata la dose più alta di ruxolitinib mostrava un miglioramento stimabile del 50% per quanto riguarda la vitiligine facciale. Gli effetti collaterali potevano essere considerati come lievi (lievi arrossamenti e irritazioni e lieve acne nei siti di applicazione).

A breve anche in Italia sarà iniziata la sperimentazione di questo farmaco e il Dr.Giovanni Leone assieme al Dr.Andrea Paro Vidolin saranno impegnati in prima linea nello studio di questa nuova molecola, che potrebbe essere un traguardo veramente importante per milioni di persone in tutto il mondo.